Vicolo del Piombo (R. II - Trevi) (da via del Corso a piazza SS Apostoli)
“Credesi che questo vicolo venga chiamato del Piombo da una quantità di condotti di piombo ivi rinvenuti nella circostanza che fu edificato il palazzo dell'Accademia di Francia [1] (adesso del Banco di Sicilia, al Corso) ora appartenente all'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani di Malta” (Rufini - 1847).
Il palazzo costruito dal duca di Nevers (nipote del cardinale Mazzarino) nel 1662, fu poi acquistato (1725) per l'Accademia di Francia, creata sotto Luigi XIV [2]
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[1] ) Vi fu ospitata, alla sua venuta a Roma nel dicembre 1789, Elisabetta Vigée Lebrun – peintre du Roi -(1755-1842), ospite dei “pensionnaires” che, con alla testa il loro direttore, le erano andati incontro a Ponte Milvio. Vi restò poco perché i giocatori di morra ed i carretti che avevano rimessa nel vicolo non la facevano riposare e perciò dopo aver provato altri alloggi si allocò in via della Croce (oggi n.73). Ripartì da Roma il 14 aprile 1792. (Nuova Antologia 1954, fascicolo 1839 pag.345-356).
[2] ) Vedi via del Corso – Palazzo Mancini.
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